Durante la prima tappa del lungo viaggio, che durerà in totale 4 anni, abbiamo visitato l’Alaska, il Canada e l’ovest degli Stati Uniti. In Nevada abbiamo poi “parcheggiato” la nostra moto, per un periodo di 10 mesi, in attesa di riprendere il viaggio l’anno successivo per la seconda tappa della nostra avventura che è terminata in Perù dopo aver attraversato il Messico e tutti i paesi del Centro America. Qui abbiamo lasciato la nostra Transalp altri 10 mesi in attesa di riprendere il viaggio con questa terza tappa che da Lima terminerà a Montevideo la capitale dell' Uruguay.

Grazie a tutti gli Sponsor che anche quest'anno ci accompagnano sostenendoci con abbigliamento e accessori di prima qualità!!!

1^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2014 Nord America --- 2^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2015 Centro America

3^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2016 Sud America --- 4^ tappa del viaggio from ALASKA to USHUAIA - 2017 Patagonia e Tierra del Fuego

5^ tappa => Dopo ALASKA to USHUAIA: BRASILE Moto Tour 2017 --- 6^ tappa => Dopo ALASKA to USHUAIA: Sud America Coast to Coast Moto Tour 2018

sabato 24 settembre 2016

22) Salar de Uyuni e Isla Incahuasi BOLIVIA

-20.242775$-67.625295$22) 12 luglio 2016 – From PERU’ to URUGUAY Moto Tour Sud America 2016 di Pinuccio & Doni – Salar de Uyuni e Isla Incahuasi, BOLIVIA – Oggi vogliamo toglierci la libidine di entrare nel Salar de Uyuni con la nostra moto per cercare di raggiungere Isla Incahuasi distante un centinaio di km da Uyuni. Prima però facciamo una sosta fotografica davanti al monumento dedicato alla Dakar situato nei pressi dell’Hotel de Sal. Eravamo già stati qui nel 2008 a bordo di un 4x4 quando la Dakar non passava ancora da queste parti… ma stavolta essere arrivati sin qui, da soli ed in sella alla nostra Honda Transalp, senza nessun appoggio esterno, ci regala forti emozioni che ci riempiono di felicità!!! E’ inspiegabile il senso di libertà che si prova guidando la moto a oltre 120 km orari, a 3.660 metri di altitudine, “immersi” in questo deserto di sale che forma il lago salato più grande del mondo, su una superficie completamente bianca, senza nessuna strada o pista da seguire, senza incroci, senza segnali, senza semafori, senza curve, senza limiti di velocità, senza barriere architettoniche o altro… insomma vai e basta, ridendo da solo dentro al tuo casco godendo come un riccio in calore… vorresti spingere di più, nessuno te lo vieta, ma la ragione predomina facendoti pensare al passeggero che porti con te, la donna che ami e madre dei tuoi figli, alla responsabilità che hai nei suoi confronti… così ti limiti e resti tranquillo, dopotutto credetemi è sempre un bell’andare… Ma arrivati ad un certo punto, oltre a godere, occorre anche pensare a non perdersi in questo nulla… così dopo un amplesso che va avanti da quasi un’ora, la ragione mi impone di riflettere un attimo cercando di mettere a fuoco dove si trova Isla Incahuasi situata nel centro di questa enorme distesa salata… Si, avete letto bene… “Isla”… infatti in questo lago salato più che guidare sembra di navigare e quando una piccola collina si forma all’orizzonte si ha l’impressione di intravedere un’isola come se ci si trovasse in un mare vero e proprio. Isla Incahuasi è famosa per i numerosi cactus che la caratterizzano, così una volta arrivati cominciamo a scattare foto a più non posso, poi ci sistemiamo su uno dei tanti tavoli con sedie fatti di sale, per una veloce merenda/pranzo a base di pan de queso, barrette di cioccolato Sublime, biscotti e caramelle Coca Candy, accompagnando il tutto con un caldo mate de coca!!! Molti turisti vengono a domandarci da dove arriviamo e quando rispondiamo loro che stiamo facendo un viaggio dall’Alaska a Ushuaia in sella alla nostra Transalp, ci stringono la mano in segno di rispetto per il tanto “coraggio” che dimostriamo di avere (coraggio??? Per noi è solo voglia di scoprire il mondo!!!). Tra questi facciamo conoscenza con una simpatica coppia cilena, pure loro sono motociclisti anche se adesso sono qui in camper. Dopo una bella chiacchierata ci scrivono il loro indirizzo di Santiago invitandoci a fare una sosta quando saremo dalle loro parti a gennaio del 2017!!! Stiamo davvero bene, la giornata è bellissima, il sole è caldo ed il cielo di un azzurro talmente intenso che sembra dipinto… ma all’improvviso ci ricordiamo che qui siamo in inverno e le giornate sono corte, quindi quando va via il sole la temperatura scende sotto lo zero, toccando anche i -15°… così a malincuore ci rivestiamo, ci infiliamo i caschi e torniamo sui nostri passi facendo correre la Transalp sulla dura crosta salata del Salar. Arrivati ai suoi bordi, a causa della luce diversa, fatichiamo a trovare il punto da cui siamo entrati questa mattina correndo il rischio di affondare in qualche pozza profonda e melmosa e per nostra fortuna notiamo che l’autista di una jeep rimasta intrappolata senza più riuscire a venirne fuori, ci fa segno di non andare dalla sua parte ma di cambiare direzione. Ringraziamo dispiaciuti di non poter fare nulla per aiutarlo e ci dirigiamo dalla parte opposta finchè riconosciamo la pista seguita stamattina. Non è comunque mancata l’occasione per far distendere la nostra moto su di un lato, ma la rialziamo velocemente riuscendo a venirne fuori con quel pizzico di avventura che ha reso la giornata un po’ più frizzantantina!!! Prima di rientrare in albergo ci fermiamo a lavare la moto dalle incrostazioni di sale presso un lavandero autogestito… Ma cosa vuol dire “autogestito”??? Semplicemente che lui ti da in mano la canna, poi apre l’acqua e tu ti lavi la tua moto… ah… e poi prima di andar via devi pure pagarlo profumatamente… ma lui ti assicura che è l’unico ad avere l’acqua dolce… lui dice che dalle canne degli altri suoi colleghi esce solo acqua salata ;)